Nigeria: ACS, un contributo per sostenere le vedove e gli orfani a causa di Boko Haram
La Comunità Migrantesliberi ha raccolto l’invito di Padre Zanotelli a rompere il silenzio disarmante, per il tripudio disumano, che avvolge il mondo ma che i media nazionali hanno deciso di non dare voce.
Padre Alex Zanotelli ha rivolto, ai giornalisti italiani, un accorato appello a rifuggire dal “mercato globale della notizia” ed aiutare invece il popolo italiano a capire i drammi che tanti popoli stanno vivendo, e che sono alla base del fenomeno migratorio.
Oggi attenzione puntata sulla Nigeria
Sono almeno 5mila le donne rimaste vedove per mano dei “talebani africani”, ovvero gli uomini della milizia islamista di Boko Haram, molto attivi nel Nord della Nigeria, in particolare negli Stati Borno, Yobe e Adamawa che insistono quasi interamente nel territorio della diocesi di Maiduguri. Dopo una recente visita nella diocesi, guidata da mons. Oliver Dashe Doeme, Aiuto alla Chiesa che Soffre ha deciso di sostenerle, assieme ai loro figli, con un contributo straordinario di 70mila euro che andranno all’associazione “St. Judith widow”, voluta dallo stesso vescovo. “È un progetto che mira a rispondere alle impellenti necessità di queste donne e madri e al tempo stesso dona viveri e beni di prima necessità alle migliaia di bambini rimasti orfani a causa di Boko Haram e consente ad alcuni di loro di proseguire gli studi. Stando ai dati raccolti in loco dalla Fondazione pontificia, ad oggi in Nigeria sarebbero oltre 20mila le vittime della setta islamista, le cui violenze hanno avuto effetti su circa 26 milioni di nigeriani e impedito l’accesso all’istruzione di 2,3 milioni di bambini.
Aiuto alla Chiesa che Soffre è una fondazione di diritto pontificio nata nel 1947 per sostenere la Chiesa in tutto il mondo, con particolare attenzione laddove è perseguitata.
