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Kipepeio, lo sportello per l’integrazione socio – sanitario e culturale degli immigrati

Kipepeio, lo sportello per l’integrazione socio – sanitario e culturale degli immigrati 22/05/2019

Resterà aperto fino al 31 agosto lo sportello Kipepeio per l’integrazione socio sanitaria e culturale degli immigrati, il servizio dell’ambito sociale di zona delle Città di Trani e Bisceglie affidato alla Comunità Migrantesliberi e alla Comunità Oasi2 San Francesco.

Dopo il primo anno di attività, i responsabili dell’ambito sociale hanno ritenuto di continuare le attività dello sportello, in modo da garantire ai migranti presenti sul territorio dei due comuni, Trani e Bisceglie, servizi di informazione, orientamento, assistenza legale e amministrativa, mediazione culturale e linguistica.

Lo sportello Kipepeio continuerà dunque ad essere aperto al pubblico a Trani negli uffici dei servizi sociali presso il Palazzo di Città, via Ten. L. Morrico il:

martedì          dalle ore 09:00 alle ore 12:00

giovedì          dalle ore 09:00 alle ore 12:00

dalle ore 15.00 alle ore 18:00.

 

A Bisceglie, lo sportello sarà aperto al pubblico, presso gli uffici dei servizi sociali in via Prof. Mauro Terlizzi il:

mercoledì      dalle ore 09:00 alle ore 12:00

giovedì          dalle ore 16:00 alle ore 18:00

 

Gli operatori in servizio svolgeranno inoltre attività di back office, offrendo supporto agli uffici comuni, Asl e scuole per i servizi dedicati ai cittadini immigrati e per tutte le altre iniziative comunali d’informazione e sensibilizzazione sui temi dell’integrazione e della cittadinanza attiva.

Lo scorso anno, lo Sportello Kipepeio ha garantito assistenza a 192 persone migranti che hanno richiesto consulenza per la gestione delle pratiche di cittadinanza, per il rinnovo del permesso di soggiorno, per il ricongiungimento dei familiari, per modifiche anagrafiche e di domicilio

Si sono rivolti allo Sportello in prevalenza cittadini migranti provenienti dal Marocco e dall’Albania, che vivono sul territorio e lavorano nelle marmerie o svolgono attività autonoma come ambulanti. Anche le presenze femminili sono riconducibili soprattutto a queste due nazionalità. Molte donne sono giunte a seguito di ricongiungimento familiare, portando dal Paese di origine i figli minori. Il supporto nel disbrigo delle pratiche legali ha interessato quasi sempre interi nuclei familiari e in molti casi ha riguardato pratiche di richiesta di cittadinanza, ad ulteriore conferma del fatto che, sul territorio dell’ambito sociale di zona, la presenza di cittadini stranieri riguarda essenzialmente persone stabilmente residenti.